Il dottor Costa: “Zanardi reagisce, lo vedo alle Olimpiadi”

Alex Zanardi
©Cristian Riva

Il medico sportivo e grande amico di Alex: “Ha un fisico da fantascienza e una mente straordinaria, ho visto miglioramenti”.

In un’intervista a La Stampa, il dottor Claudio Costa, grande amico e medico sportivo di Alex Zanardi, ha rivelato alcuni particolari sulle condizioni del campione paralimpico a tre mesi dal terribile incidente in handbike: “Con lui ho un rapporto simbiotico, un legame profondo. Ha iniziato la fisioterapia neurologica che in medicina è quella fase in cui si aspettano le sorprese e i miracoli. Ho visto miglioramenti, dà risposte agli stimoli, stringe le dita, gli stanno rieducando la testa. Ha un fisico da fantascienza e una mente straordinaria, lo so che questa volta si parla del cervello, ma sono sicuro che lui saprà inventarsi qualcosa con quello che è rimasto”.

“La moglie Daniela è una donna formidabile, presente e capace di sopportare tutto, una figura chiave, la sua principale fonte di stimoli. Mi fa fatica a dirlo perché di lui ho una considerazione infinita, ma lei è persino più forte”, ha continuato Costa. L’atleta è stato sottoposto in queste ultime settimane a una serie di “stimoli visivi e sonori a cui reagisce con piccoli segnali”. Passi in avanti che danno ottimismo: “Il giorno dell’incidente ho visto la mamma di Alex e le ho detto: “guarda che questo vive”. Era disperata, ma mi è grata per quella speranza”, ha continuato Costa.

Poi ha concluso con un grande auspicio: “Sarò pazzo, ma di sogni non ce ne sono mai abbastanza e io vedo Alex alle prossime Olimpiadi”.

Solo quattro mesi fa, Alex Zanardi e Valentino Rossi si scambiavano complimenti e scherzavano durante la trasmissione “Non Mollare Mai”: “Il sorpasso al Cavatappi è stato uno dei più belli della mia carriera, però l’ho copiato da te 12 anni dopo, quindi diciamo che non mi sono inventato niente”. “Tu sei una passione passionale e positiva, l’Italia in questo momento così importante ha bisogno di positività” aveva invece commentato Zanardi.

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